“Ma davvero vai alle Seychelles per lavoro??? Ma dai, fai la seria….”

Questo è quello che hanno pensato molti e detto alcuni quando ho comunicato quale sarebbe stata la mia prossima meta di viaggio. Chi mi conosce lo sa che amo scherzare ma faccio sempre le cose sul serio…d’altronde organizzare viaggi è un lavoro su cui c’è poco da “giocare”! Sì, tutto bello, stimolante, sempre nuovo e di grande soddisfazione – non potrei più farne a meno! – ma anche di grande responsabilità, impegno e pazienza.

Insomma, come direbbe qualcuno appunto scherzando: “Non sto mica qui a pettinare le bambole!” ma a realizzare i sogni delle persone, che vogliano rilassarsi in riva al mare, esplorare luoghi remoti o conoscere altre culture.

E’ ovviamente necessario studiare -studiare-studiare ma anche visitare personalmente i posti da proporre poi ai miei “viaggiatori”. Il modo migliore per farlo è partecipare ai “Fam Trip” o “Educational” organizzati dai Tour Operator ed Enti del Turismo proprio per permettere agli agenti di viaggio di conoscere ed approfondire la destinazione, visitando le strutture e incontrando i fornitori locali.

D’altronde negli ultimi mesi ho studiato tanto per conseguire la specializzazione sulle Seychelles, ho passato ore ed ore ad ascoltare webinar, prendere appunti, stampare cartine, leggere slide, rispondere ai test e prepararmi all’esame finale. Me lo meriterò pure di “applicare la conoscenza sul campo”, o no?

“Fai il lavoro più bello del mondo!” allora mi rispondono dopo che ho spiegato perché parto per le Seychelles. Ah sì, su questo sono proprio d’accordo, altrimenti non avrei cambiato la mia vita per farlo (clicca qui se vuoi leggere come)!

Questa partenza per le Seychelles è resa ancora più speciale dal fatto che è il mio primo viaggio “post-pandemia”, dopo più di un anno in cui tutto il mondo si è fermato per sopravvivere ad un piccolo ma potente virus.

Quanti viaggi ho dovuto cancellare per i miei clienti e per me, quanti sono ancora lì – sospesi – in attesa che si possa ripartire in tranquillità.

Già…i miei “viaggi sospesi”: desiderati, sognati, immaginati, preparati e poi cancellati: tre per lavoro in Educational il Nepal, il Myanmar e la Tanzania; poi la Norvegia fino a Capo Nord e Isole Svalbard con i miei amori grandi e piccoli, la Crociera sul Nilo con mio figlio Davide, l’Iran con mio marito. E questi erano solo quelli già programmati, chissà quanti altri ne sarebbero “spuntati” dal mio cappello magico de La Wanderlust di Giò!

Vabbè, bando alla tristezza, l’importante ora è che piano piano possiamo tutti riprendere a vivere! Io ricomincio bene direi con le Seychelles, dove torno dopo 14 anni, quando mi ci sposai, sulla spiaggia di Anse Source d’Argent.

Ancora sento viva dentro di me l’emozione: nessun preparativo estenuante, nessuna prova vestito, scelta bomboniere, lista degli invitati…nessun “rumore”. Solo mio marito ed io, scalzi, il silenzio rotto unicamente dalle onde e dai battiti del nostro cuore.

Insomma, inizio questo viaggio con tante emozioni, quasi incredula di riuscire a partire.

Siamo davvero tra i primi che riescono a raggiungere le Seychelles dopo tanto tempo, questo ci rende dei privilegiati: sul volo siamo pochissimi, viaggio in Economy come se viaggiassi in Business, la mia fila di sedili completamente libera mi permette di dormire comodamente per tutto il volo!

Quanto è bello guardare di nuovo il mondo da un’ala!

Siamo ancora più privilegiati per l’accoglienza che ci riservano sulle isole: sono così felici di rivedere dei viaggiatori dopo tanto tempo!

L’arrivo a Mahè è un emozionante benvenuto nel Paradiso dell’Oceano Indiano. Ho visto tante bellissime isole in giro per il mondo ma le Seychelles hanno un’anima unica. Io amo definirle “drammatiche”, nel senso che colpiscono fortemente tutti i sensi:

  • gli occhi si riempiono di colori intensi – il turchese del mare, il bianco della sabbia, il verde della vegetazione rigogliosa, il rosa dei massi di granito
  • la pelle è accarezzata continuamente dal vento caldo
  • le orecchie sono ammaliate dal costante rumore delle onde
  • l’olfatto è inebriato dall’odore del mare e dei fiori.

Una meraviglia piena di energia e vita.

Diversa dalla pace dei sensi che ho provato ad esempio alle Maldive o ai Caraibi, dove la natura ti mette a tuo agio, ti culla e ti coccola un po’ sottovoce, rilassandoti.

Le Seychelles sono invece un’esplosione di sensazioni.

Un tripudio di elementi naturali.

Una potente dimostrazione della bellezza del mondo.

Per me le Maldive ed i Caraibi sono la bellezza rilassante e pacifica, le Seychelles la bellezza travolgente.

E, come dico sempre a chi mi chiede di organizzargli un viaggio in queste meravigliose isole, è un peccato andarci per stare fermi in un posto, dove prendere il sole e farsi il bagno! Tutte bellissime esperienze (le spiagge sono tra le più belle al mondo, posizionandosi ogni anno tra i primi post nelle classifiche mondiali) ma le Seychelles offrono molto di più: foreste primordiali, parchi marini (circa il 50% del suo territorio è riserva naturale o parco protetto!), escursioni e trekking.

Le Seychelles sono tante isole, una diversa dall’altra, di tutte le dimensioni, da esplorare, scoprire, girare, cambiare.

Se ci si aspetta un soggiorno di solo relax in un villaggio all inclusive con magari un po’ di animazione allora è meglio cambiare destinazione! Stesso discorso per chi cerca la movida più sfrenata.

Se si scelgono le Seychelles meglio convogliare tutte le energie durante il giorno per vedere più isole, dato che c’è una vasta scelta e varietà. Sono infatti in tutto 115, divise tra:

  1. Inner Islands – le 42 isole “interne”, le più vicine a Mahè (dove c’è l’aeroporto internazionale), quasi tutte di origine granitica (uniche due eccezioni Denis Island e la “mia amata” Bird Island)
  2. Outer Islands – le 73 isole “esterne”, più lontane (arrivano fino al largo del Madagascar), di origine corallina (quindi più simili ad atolli, per capirci), meno conosciute e ancora più incontaminate. Qui, tra le altre, ci sono:
    • Desroches, l’isola sperduta con 14 siti spettacolari di immersione ed un Four Seasons da mille ed una notte
    • Aldabra, l’atollo corallino più grande del pianeta (100 km di circonferenza!) con la più vasta colonia al mondo di tartarughe giganti selvatiche (ben 150.000 esemplari, molte di più che alle isole Galapagos!); è Patrimonio mondiale dell’Unesco visitabile solo con una spedizione oceanografica in compagnia di biologi marini…uno dei miei più grandi sogni.…chissà…mai dire mai!

Tornando al mio viaggio di lavoro, ovviamente tutta l’organizzazione è ben diversa da una vacanza: siamo 10 agenti da tutta Italia guidati da un Tour Operator super esperto (lo stesso con cui ho conseguito la specializzazione sulle Seychelles ed altri bei master sul turismo) e passiamo le giornate a visitare strutture di tutte le categorie: ne vediamo 23 in 10 giorni! Ma non solo, anche ristoranti, spiagge, foreste, percorsi trekking!

Non certo un soggiorno riposante, ma tanto tanto bello ed utile per il mio lavoro! I miei colleghi mi prendono in giro perché mi porto sempre dietro il mio taccuino e scrivo fogli e fogli di appunti!

 

Seychelles, dove alloggiare

Nell’immaginario comune le Seychelles sono associate ad un viaggio molto costoso, ma non è necessariamente così. Certo, se si vuole – e soprattutto si può – si spende tanto in resort lussuosi, ma in verità il viaggio può essere molto più accessibile di quanto si pensi. Noi abbiamo visitato tanti tipi di struttura, adatte a tutte le tasche e sempre deliziose:

GUEST HOUSE – strutture con poche camere, una delle tipologie di alloggio più richieste non solo per spendere meno, ma anche per vivere in modo più autentico le isole, dato che spesso ci abitano anche i proprietari, che fanno entrare gli ospiti a diretto contatto con lo stile di vita locale. Nella maggior parte si mangia molto bene (cucina creola), alcune offrono solo prima colazione, altre anche la cena (quasi mai la pensione completa). In alcune si può anche cucinare.

APPARTAMENTI – adatti a chi preferisce essere più autonomo e libero per i pasti, dato che sono provvisti di cucina. Considera però che i negozi di alimentari non sono molto diffusi, spesso sono molto piccoli e con poca scelta (i supermercati più attrezzati sono solo nelle isole più grandi).

BOUTIQUE HOTELS ED ECO LODGE – piccoli hotel d’atmosfera, familiari, intimi ed a volte molto ricercati. Adatti a chi vuole i comfort dell’hotel ma in un mood autentico e un po’ glamour, senza eccedere nel lusso e nella formalità. Di solito ci sono meno di 50 stanze, a volte anche meno di 10.

HOTEL DI CATEGORIA MEDIA (3 o 4 stelle) – a volte di proprietà internazionale, di solito dalle 50 camere in su. Dallo stile più “classico”.

HOTEL E RESORT DI LUSSO (5 stelle e 5 stelle lusso), costruiti da importanti catene come Hilton, Kempinski, Four Seasons, Constance, Raffles. Nelle isole private spesso si trovano eco resort di lusso integrati perfettamente nella natura circostante. Soprattutto in quest’ultimo caso parliamo di sistemazioni e servizi super chic ma anche molto costose.

Ti parlerò ora dei miei preferiti per ogni categoria in ogni isola che abbiamo visitato:

Mahè, Praslin, La Digue, Silhouette.

Quattro isole cambiando ogni notte hotel: non male per 10 giorni di viaggio di lavoro! Un po’ troppo intenso invece per un viaggio di piacere…

 

Mahè, l’isola principale

E’ quella dove si atterra, la più grande (ci vive il 90% della popolazione locale), ma non troppo: ci vogliono solo 90 minuti per girarla in auto.

Spesso si dà poco valore all’isola cui si approda dal volo internazionale, si tende un po’ a “fuggire” subito verso le isole minori. Sicuramente corretto nel caso delle Maldive, in cui rimanere a Malè (e nelle sue vicinanze) non ha assolutamente alcun senso. Ma nel caso delle Seychelles può valere la pena fermarsi qualche giorno a Mahè.

Ha ben 65 spiagge, si può scegliere tra zone più tranquille o con un po’ di vita, il modo migliore di visitarla è affittare una macchina e scoprirla tutta!

Mahè è adatta a:

  • escursionisti (non solo per visitare le spiagge, ma anche per fare trekking lungo i 9 percorsi a nord dell’isola, primo tra tutti il Morne Seychellois National Park con una rete di sentieri di 15 km)
  • famiglie, soprattutto nella zona di Beau Vallon, per la garanzia di servizi di tutti i tipi
  • amanti della tranquillità, soprattutto nel versante sud
  • tutti i budget (alloggi di qualsiasi categoria, dalla più semplice alla più lussuosa)

Le migliori spiagge di Mahè (ne ha 65!):

Beau Vallon – la spiaggia più lunga (1750 metri) e più famosa (quindi più turistica) dell’isola, situata lungo la costa di nord-ovest. E’ piena di hotel, guest house, ristoranti, negozietti, escursioni e sport acquatici, tra cui ottime scuole di immersione subacquea. E’ una spiaggia sempre abbastanza riparata dal vento e dalle onde, quindi consigliabile in tutti i periodi dell’anno.

Grand Anse – un po’ meno lunga (1335 metri), sulla costa occidentale, sempre deserta, spesso con mare ondoso, quindi ottimo punto per fare surf.

Anse Royale – a sud, lunga 1500 metri, con molti hotel e fondale poco profondo, in estate poco consigliabile perché si riempie di alghe, ha venti molto forti e mare mosso, quindi in questo periodo adatta solo ai surfisti.

Anse Intendance – 1 chilometro di bellezza, isolata e quindi quasi sempre deserta.

Anse Takamaka – molto bella, quasi sempre protetta dal vento e dalle onde, ideale per fare snorkeling.

 

Alcune “dritte” su Mahè:

  • nei mesi estivi il versante di sud e sud-est è esposto a venti forti (alisei) ed è quindi poco balneabile, quindi d’estate meglio prediligere il nord
  • nei mesi invernali è invece il nord-est ad essere più ventoso ed avere mare più mosso, nonché alghe, quindi in questo periodo se preferisci condizioni più tranquille meglio stare sul versante a sud
  • in inverno Mahè è l’isola più piovosa, quindi in questo periodo è meglio prediligere le altre isole, soprattutto tra dicembre e gennaio
  • se affitti una macchina considera che la guida è a sinistra e fai attenzione a non cadere nei fossi che ci sono lungo i bordi delle strade!
  • una bella escursione di un giorno da Mahè è quella al S.Anne Marine Park, la più antica riserva marina protetta delle Seychelles, a soli 5 km dalla costa, con diverse isole dove fare snorkeling ed immersioni (la barriera corallina è particolarmente viva e colorata, con coralli e più di 150 specie di pesci)
  • proprio sull’isola di S. Anne si trova l’unico resort All Inclusive di tutte le Seychelles, adatto a famiglie che cercano un minimo di animazione: il Club Med Seychelles Eco Resort 5*
  • su un’altra isola del Parco Marino – Round Island – c’è l’ Enchanted Island Resort, che ospita solo 5 ville vista Oceano con piscina a sfioro e SPA…un Paradiso lussuoso!

I miei consigli per alloggiare a Mahè

CASADANI – nella zona di Bel Ombre (versante nord-ovest), è una guest house molto semplice, tra le più informali di Mahé, adatta a viaggiatori attivi, che vogliono muoversi e usano la guest house solo come punto di appoggio. La cucina è ottima e dal suo ristorantino si gode di un bel panorama. I deliziosi proprietari organizzano escursioni, trekking e battute di pesca.

LE NAUTIQUE – sono 8 appartamenti nuovi, molto carini ed arredati con gusto. Sono sul versante sud-est, quindi ventoso durante la nostra estate (buon punto surf). Si trovano sul mare, cui però si accede con una scaletta attraverso un muretto. La spiaggia è comunque molto vicina.

 

CARANA BEACH – è un boutique hotel di gran gusto, situato a nord-est dell’isola, con una deliziosa spiaggia e vista Oceano Indiano sia dal ristorante che da tutte le 40 camere. Il Carana Beach Bar è aperto anche la sera e c’è anche una piccola Spa con prodotti naturali di origine locale. Consiglio molto questo hotel a chi ama lo stile minimal-chic, elegante ma informale. A me è piaciuto molto per l’atmosfera rilassata, la spiaggia di sabbia bianca incorniciata dai massi di granito rosa (dove ci si può anche sposare!), l’ottimo cibo proveniente dall’azienda agricola a conduzione familiare, il giardino tropicale, la cura di ogni minimo dettaglio, i toni tenui dell’arredamento – ispirato al mare, al legno, ai coralli.

BLISS HOTEL – a nord di Mahè, è un altro boutique hotel che mi è rimasto nel cuore e che consiglio vivamente! Il loro motto è “la casa lontano da casa” ed è proprio così. Mi ha conquistato per lo spirito autentico, l’atmosfera easy (non c’è dress-code e si può andare al ristorante anche in costume), i materiali naturali (legno, conchiglie, coralli), la cura del dettaglio (l’architetto è italiano e si vede), i pavimenti in sabbia, l’eleganza raffinata e mai ostentata, un po’ casual-chic, i lettini in legno grezzo e lino incastonati tra le rocce di granito, la piccola baia immersa nella vegetazione e tanto altro….le foto rendono un po’ l’idea…

 

HILTON NORTHOLME – sul versante nord-ovest di Mahè, è un 5 stelle stupendo e molto particolare. Semplicemente meraviglioso, sicuramente tra i miei preferiti alle Seychelles. 56 ville (alcune con piscina privata) a picco sull’Oceano, incastonate nella roccia ed immerse in magnifici giardini tropicali.

E’ un posto speciale, dove farsi coccolare dal servizio eccellente, la cucina sublime, gli splendidi tramonti, il Gyn Bar sul mare con il sassofonista che suona live…

E le stanze con piscina privata vista Oceano…

Considera però che è poco adatto a famiglie con bambini piccoli perché non sono ammessi ospiti al di sotto dei 13 anni e – devo dire – visto il tipo di resort – ha senso.

Ho anche visitato la suite 114, quella dedicata a Ian Fleming, il creatore dei libri di James Bond, che soggiornò al Northolme e decise di ambientare “For your eyes only” proprio alle Seychelles…

 

 

Praslin, la leggenda di Lémuria

La leggenda narra che Praslin sia quel che resta di Lémuria, un continente scomparso, affondato nell’Oceano Indiano…

E’ l’isola preferita dagli italiani, forse perché un ottimo equilibrio tra la comodità (si raggiunge in 15 minuti di aereo o un’oretta di barca da Mahè), le dimensioni (è lunga appena 10 km, più piccola di Mahè ma non minuscola), le belle strutture ricettive, l’incredibile vegetazione e la sua struggente bellezza. Inoltre – cosa non da poco – due delle sue spiagge sono classificate tra le più belle al mondo!

 

Praslin è adatta a:

  • chi cerca un’isola affascinante, tranquilla e mai affollata
  • tutti i budget (alloggi di qualsiasi categoria, dalla più semplice alla più lussuosa)
  • chi può fare il viaggio solo nel periodo più piovoso (dicembre e gennaio), perché il clima di Praslin è più soleggiato e secco di Mahè

 

Le migliori spiagge di Praslin

Le coste a nord ed ovest sono protette da ampie barriere coralline e vantano lunghe spiagge sabbiose:

Anse Volbert sfocia armoniosamente nella spiaggia di Côte d’Or ed è una delle più amate di Praslin. E’ sempre balneabile, grazie alla penisola Au Morne che la ripara dagli alisei. Hanno entrambe un buon sviluppo turistico, con guest house (anche se poche sul mare e più care di Grande Anse), appartamenti, resort, ristoranti, negozi e centri per le immersioni. La spiaggia è lunga 4 km., è quindi molto piacevole fare lunghe passeggiate. Grazie ad un facile accesso al mare, che degrada dolcemente in acqua tranquille, è una spiaggia molto adatta a famiglie con bambini.

Grande Anse è dalla parte opposta dell’isola, sul versante ovest. E’ un buon punto per fare snorkeling, ha belle strutture e ottime guest house (più economiche di Cote d’Or) ma in estate il mare è mosso e si riempie di alghe (molte strutture infatti in questo periodo offrono un servizio di navette per Cote d’Or). Quindi in estate è da considerare come opportunità per risparmiare, ma solo se non è un problema muoversi per andare al mare.

Anse Georgette, stupenda, dove le tartarughe vanno a depositare le uova, può essere raggiunta solo via mare o attraverso il resort Constance Lemuria (previa registrazione e permesso da richiedere due giorni prima, sono ammesse massimo 20 persone al giorno esterne all’hotel). Vi si accede con una piacevole passeggiata di circa 30 minuti nel parco bellissimo parco del resort. Attenzione alle onde potenti e prudenza se vuoi fare il bagno!

Anse Lazio, conosciuta in tutto il mondo come una spiaggia mozzafiato! Anche la seconda volta dopo 14 anni sono rimasta allibita dalla sua bellezza, da perdere la testa. E’ una grande baia di sabbia bianchissima circondata da massi di granito e alberi di casuarina e takamaka. Si può raggiungere comodamente con la macchina oppure con un trekking bello ma impervio da Anse Georgette. Il mare è subito profondo, il fondale è irregolare, possono esserci correnti durante l’alta marea in alcuni periodi, ma rimane sempre un luogo magico, da rimanere incantati.

Anse Consolation è una bella e piccola spiaggia in una baia pittoresca nel sud di Praslin. Non è adatta a nuotare perché l’acqua è molto bassa, ma comunque fruibile per i bambini che possono giocare nelle piscine naturali.

 

Alcune “dritte” su Praslin

  • Ti consiglio di fare da Praslin delle belle escursioni su diverse piccole isole vicine:
    • Curieuse – a solo 15 minuti di barca, dove il Governo delle Seychelles studia e fa riprodurre le tartarughe giganti (dichiarata specie protetta dal 1925). E’ inoltre l’unica isola, oltre a Praslin, dove il Coco de Mer cresce allo stato naturale
    • Cousin, raggiungibile in 30 minuti di barca, è una riserva naturale dal 1968, destinata alla protezione degli uccelli, dal 2010 prima riserva al mondo Carbon Free
    • St. Pierre, piccolo isolotto di granito e palme, dove si può fare un bello snorkeling
  • un’altra bella isoletta vicino Praslin è Cousine, ma non è visitabile con un’escursione perché è in una riserva naturale privata con accesso riservato ai soli residenti del piccolo Resort (soli 5 bungalow). E’ l’isola dove trascorse la sua luna di miele Paul McCartney…non aggiungo altro!
  • da Praslin si possono raggiungere circa 20 siti di immersione bellissimi; considera però che le immersioni da Praslin sono un po’ diverse da quelle da Mahé: la corrente spesso è più forte, i pesci più grandi e le immersioni di conseguenza più avventurose.
  • quando sei a Praslin devi assolutamente dedicare almeno mezza giornata a visitare la Vallèe de Mai – patrimonio Unesco – uno degli ecosistemi meglio preservati al mondo. E’ meraviglioso passeggiare nella fitta foresta con più di 1400 esemplari di palme di Coco de Mer (alta più di 40 metri), il cui seme è il simbolo delle Seychelles. Si tratta dell’albero con le foglie ed i frutti più grandi del mondo (possono arrivare a pesare 20 chili!) e crescono appunto solo a Praslin e a Curieuse Island. Sembra di addentrarsi in una foresta primordiale, il Giardino dell’Eden. La vegetazione ti esplode intorno! Consiglio di effettuare il percorso completo (circa 2 ore) con una guida locale che dà spiegazioni davvero affascinanti.

 

I miei consigli per alloggiare a Praslin

CASADANI APARTMENTS – sono 10 appartamenti a 50 metri dalla spiaggia di Amitier e a 200 metri dal centro con market e ristoranti. Si trovano leggermente all’interno della strada principale costiera, in un piacevole contesto di frutteti di banane, mango e papaya. Hanno tutti angolo cottura, bagno, aria condizionata e balconcino privato. Una buona soluzione per chi non vuole spendere troppo e ama girare l’isola, anche perché siamo sul versante a rischio alghe nei mesi estivi.

VILLAS DE MER – è un piccolo hotel di sole 12 camere direttamente sulla spiaggia di Grand Anse . E’ semplice ma confortevole. Per chi non vuole stare in appartamento, ma godere dei servizi dell’hotel, in un contesto tranquillo e senza spendere troppo. Ricordo però che siamo a Grande Anse, poco praticabile in estate per via delle alghe.

BLISS HOTEL – omonimo della struttura di cui ti ho già parlato a Mahè. E’ meno scenografico e glamour del primo, ma comunque un boutique hotel gradevole. La parte più bella è la Beach House, con belle stanze vista mare, ma anche le sistemazioni nel giardino (raggiungibili attraversando la strada) sono ben fatte. Ho provato il loro tè freddo alla vaniglia fatto in casa: sublime! Tieni però conto che siamo sempre sul versante a rischio alghe nei mesi estivi (io ci sono stata a giugno e ce n’erano davvero molte, sia sulla spiaggia che nel mare). Peccato, perché nei mesi invernali il tratto di spiaggia su cui affaccia l’hotel è davvero molto bello.

 

LES LAURIERS ECO HOTEL – è un piccolo hotel eco-friendly a gestione familiare, con ottima cucina (tra i ristoranti creoli più rinomati dell’isola) e piacevole gestione. Non si trova sul mare, ma vicino (a 100 metri) alla spiaggia di Cote d’Or, sempre balneabile. E’ una bella struttura, appena ristrutturata e immersa in un piacevole giardino tropicale. Le 20 stanze sono arredate con molto gusto in stile creolo ed hanno tutte una bella veranda affacciata sul giardino.

 

LE DUC DE PRASLIN – hotel vicino al precedente, quindi sempre a due passi dalla spiaggia di Cote d’Or. Anch’esso è immerso in un bel giardino tropicale, ma è più grande (64 stanze di diverse tipologie, tutte ben arredate).

Anche questa struttura ha un famoso ristorante, questa volta sulla spiaggia, il Cafè des Arts, conosciuto anche per gli aperitivi da gustare davanti un meraviglioso tramonto, provati personalmente! Non ho potuto invece provare la loro lounge & disco (chiusi per il Covid), dove in tempi “normali” si possono trascorrere piacevoli serate.

Poco distante è stata aggiunta una nuova area solo per adulti, la “Ocean wings” molto bella e moderna, con vista mare, una bella SPA (utilizzabile da tutti gli ospiti di Le Duc) ed una fantastica palestra panoramica. Sono 20 stanze nuovissime arredate molto bene. Si perde l’atmosfera creola e si acquista una dimensione più contemporanea che mi ha ricordato un po’ Miami Beach. Molto bello per chi ama il genere.

Per chi invece vuole “appartarsi” sopra la collina Le Duc mette a disposizione una villa stupenda con doppia vista (montagna e mare), due piscine, vasche idromassaggio, arredamento bellissimo ed una palestra vetrata sospesa nel vuoto, dove ho lasciato gli occhi! Anche per gli ospiti della villa è previsto il trattamento di mezza pensione, per cui possono recarsi (con la macchina messa a disposizione dall’hotel) nel ristorante per mangiare, oppure con un piccolo supplemento farsi consegnare colazione e cena in villa! Davvero una soluzione bella e particolare, a prezzi non esorbitanti.

 

L’ARCHIPEL – gradevole ed intimo 4 stelle con solo 32 camere, all’estremità dalla famosa Côte d’Or nel nord-est di Praslin, lungo la spiaggia di sabbia bianca di Anse Gouvernement. L’hotel si adagia su una rigogliosa collina, immerso in un giardino tropicale, con bella vista sul mare dalle camere. Ha una piscina e due ristoranti, ma non la SPA (il servizio di massaggi è comunque possibile in stanza). Consiglio: se vuoi stare non sulla collina (Superior Room) ma più vicino alla spiaggia meglio le Deluxe Room.

CONSTANCE LEMURIA RESORT – bellissimo 5 stelle. Resort dal lusso molto fine e mai troppo ostentato. E’ uno dei più prestigiosi delle Seychelles, ho avuto la fortuna di visitarlo in questo viaggio dopo la recente ristrutturazione, ma anche di soggiornarvi nel mio viaggio di nozze e garantisco che è un’esperienza davvero notevole.

Già l’entrata con il suono del gong ed il portale che si apre di fronte all’oceano è qualcosa di magico!

E’ circondato da uno scenografico campo da golf con 18 buche, si affaccia su alcune delle più belle spiagge di Praslin: Grand Anse Kerlan (su cui vengono a depositare le uova le tartarughe marine – pensa che nel resort c’è il “turtle manager”, dedicato alla loro cura e tutela), Petite Anse Kerlan (buona per nuotare, grazie al mare quasi sempre tranquillo) e Anse Georgette (considerata giustamente tra le spiagge più belle al mondo, incontaminata e selvaggia).

E’ immerso in una fitta giungla e piantagioni di cocco. Un posto davvero speciale. Le suite e le ville sono realizzate con materiali naturali, i ristoranti sono tutti di altissimo livello, la Spa è tra le migliori delle Seychelles, offre anche campi da tennis e diversi sport.

Gli arredamenti sono di grandissimo gusto, alternando elementi classici e contemporanei. Non a caso ha vinto il premio come Seychelles’ Leading Hotel 2017.

Il mio posto preferito al Lemuria? The Nest, ristorantino sul mare per cene romantiche…c’è anche un tavolino per due incastonato tra le rocce…

 

RAFFLES – saliamo ancora di più con il prezzo: è un 5 stelle lusso di fronte ad Anse Takamaka, con stupende ville vista mare, sicuramente le più lussuose di Praslin. Nella mia visita come agente di viaggio sono stata ospitata e coccolata magistralmente. “Un’oasi che accoglie i viaggiatori”, questo rappresenta il disegno sul logo del resort.

Ne fanno un tale motivo di orgoglio da inciderlo anche sulle noci di cocco con cui mi danno il benvenuto.

Ed ogni momento passato in questo stupendo resort non smentisce le loro promesse: un’oasi magica che mi coccola! E’ tutto stupendo: il servizio, il cibo (la colazione è grandiosa, c’è anche lo champagne!), la spiaggia, la villa con infinity pool privata vista mare, la SPA, il centro fitness, le lezioni di yoga, il parco delle tartarughe! C’è addirittura l’eliporto per far atterrare i “modesti” ospiti. Mi sono sentita davvero privilegiata a poter godere di tante meraviglie!

 

La Digue, autentico spirito creolo

La Digue è l’isola dove 14 anni mi sono sposata, quindi ha nel mio cuore un posto speciale.

Però, al di là delle emozioni provate allora con mio marito, quest’isola lascia a tutti delle sensazioni uniche per:

  • il fascino di spiagge che sono diventate icona del Paradiso (non a caso utilizzate da spot pubblicitari, servizi di moda, film)
  • l’unicità di spettacolari massi di granito fin dentro il mare turchese
  • l’autenticità di una piccola isola creola, dalla bellezza ancora genuina
  • la particolarità di poterla girare tutta in bicicletta, scoprendo scorci indimenticabili
  • la calma di un’isola ancora tradizionale – circolano solo poche auto e non ci sono città, c’è solo un piccolo e piacevole centro a La Réunion con qualche banca, negozio, ristorante, take away e noleggio bici , vicino all’approdo del traghetto
  • i suoi amichevoli abitanti (meno di 3000)
  • le sue dimensioni ridotte (poco meno di 11 kmq), quasi ogni punto dell’isola può essere raggiunto a piedi in un’oretta
  • il suo clima, decisamente meno piovoso di Mahè e Praslin
  • i suoi percorsi di trekking lungo la costa e all’interno dell’isola

La Digue è adatta a chi:

  • sogna pace e relax
  • ama le isole intime ed i ritmi lenti
  • non cerca la vita notturna
  • fa snorkeling (la barriera corallina è intorno a quasi tutta l’isola)
  • vuole vedere le spiagge più fotografate al mondo
  • non chiede il super-lusso – sull’isola ci sono ottimi alloggi per tutti i budget, ma non ci sono Resort a 5 stelle
  • piace girare in bicicletta.

 

Le migliori spiagge di La Digue

L’isola di La Digue è piena di meraviglie, ma la più famosa è sicuramente la spiaggia di Anse Source d’Argent (non a caso quella dove mi sono sposata)!

Partiamo da questa spiaggia a sud-ovest per iniziare un virtuale giro di La Digue in senso orario.

Impressionanti massi di granito la incorniciano per tutto il suo chilometro di lunghezza! Le rocce, le palme, la spiaggia bianca ed il mare turchese sembrano messi lì insieme in un perfetto progetto divino. La barriera corallina fa sì che il mare sia quasi sempre calmo, facendone un buon punto per lo snorkeling, anche se ti consiglio di fare attenzione quando c’è bassa marea. E’ sicuramente la spiaggia delle Seychelles più fotografata (ricordi la pubblicità “Bacardi” degli anni ’90 o quella più recente di Bilboa?), utilizzata anche come set di film (ad esempio ”Emanuelle”, “Crusoe”, “Castaway”). Considera che Anse Source d’Argent è nel Parco dell’Union Estate, vi si può quindi accedere pagando un biglietto giornaliero di circa 10 euro a persona. Ne vale molti di più!

Anse La Réunion si trova sempre sulla costa occidentale di La Digue, un po’ più a nord di Anse Source d’Argent. E’ la lunga spiaggia di 1 km, molto piacevole, su cui si affaccia il “La Digue Island Lodge”. E’ inoltre molto godibile perché non ci sono nè correnti pericolose nè onde alte, si nuota bene con l’alta marea. Su questa spiaggia ho visto dei tramonti spettacolari, con il sole che va a nascondersi tra Mahè e Praslin

Anse Severe si trova ancora più a nord (quasi sulla punta dell’isola) ed è più piccola (400mt). E’ anch’essa protetta dalla barriera corallina, quindi con acque calme e godibili anche per i bambini. Anche qui tramonti vista Praslin indimenticabili!

Anse Patate è proprio sulla punta nord di La Digue, piccola (60 mt) ed incontaminata. Sempre deserta, è un bellissimo punto per fare snorkeling grazie a tanti pesci colorati (il Coco Island Marine Park è lì vicino) Considera però che qui non c’è barriera corallina, quindi il mare può essere molto mosso e l’alta marea sommerge quasi completamente la spiaggia. E’ comunque bellissima, vale assolutamente la pena visitarla e – con un po’ di fortuna – si possono vedere anche i delfini.

Continuando in senso orario arriviamo sulla costa est di La Digue, dove da maggio ad ottobre le correnti sono forti, la balneabilità è molto difficile e pericolosa. Vale però la pena seguire i percorsi pedonali ed esplorare paesaggi unici, come il percorso che collega Anse Fourmis ad Anse Cocos, spiaggia sabbiosa solitaria e protetta con delle belle piscine naturali. E’ un tratto di costa adatto a chi ama camminare e non vuole solo stare fermo in una spiaggia.

Ancora più a sud si può continuare a camminare nella giungla su sentieri panoramici, passando da una bellissima baia all’altra.

Petite Anse e Grand Anse, vicine, sono selvagge e incontaminate, non protette dalla barriera corallina, poco frequentate, buone per il surf. Petit Anse è raggiungibile solo con il sentiero che parte da Grand Anse e
scavalca una collinetta rocciosa (circa 15 minuti a piedi). Anche gli ultimi parcheggi per biciclette si trovano a Grand Anse.

Siamo arrivati alla punta sud di La Digue, dove ti consiglio un’escursione molto bella ma impegnativa, quindi da fare con una guida locale. Si parte da La Passe e si percorrono 10 km a piedi in tre o quattro ore, è quindi importante partire presto la mattina, indossare scarpe adatte, portare crema solare e protezione contro gli insetti. Si attraversano scogli, acqua e foresta pluviale: un’esperienza unica! Anse Marron è la piccola spiaggia più meridionale ed isolata di La Digue, con mare aperto ed onde alte da una parte, piscina naturale e massi di granito dall’altra. E’ una delle spiagge più affascinanti delle Seychelles!

Proseguendo verso nord torniamo sulla costa est, con altre belle spiagge, tra cui la piccola Anse aux Cèdres, nella tenuta L’Union, caratterizzata dagli alberi di cedro che le hanno dato il nome e le donano un fondale unico, anche se lo snorkeling non è consigliabile.

Poco distante c’è Anse Pierrot, piccola bellissima con mare calmo e molta ombra, attenzione solo all’alta marea che copre completamente la spiaggia! Siamo a circa un chilometro a sud di Anse Source D’Argent, raggiungibile via mare quando c’è la bassa marea (con scarpe adatte)!

 

Alcune “dritte” su La Digue

  • L’isola può essere visitata con escursioni giornaliere, è infatti è a soli 7 km da Praslin da cui è raggiungibile in 15 minuti di traghetto (o 90 minuti da Mahè). Io ti consiglio però di fermarti qualche giorno per assaporarne lo spirito creolo e godere appieno delle sue meraviglie, nonché della calma che regna la mattina e la sera, quando i visitatori giornalieri non sono più sull’isola
  • per lo stesso motivo meglio visitare Anse Source d’Argent la mattina presto o dal tardo pomeriggio in poi
  • un bellissimo trekking all’interno dell’isola è quello di 4 km fino al Nid d’Aigle, il punto più alto dell’isola (333 m), da cui godere di una vista stupefacente. Meglio partire la mattina presto perché lungo la prima parte della salita non c’è molta ombra (in alternativa puoi arrivare a metà strada con un taxi). Si possono incontrare insetti, quindi non la consiglio a chi ne “soffre la vista”
  • prendete molto sul serio i cartelli di pericolo sulla costa orientale: se c’è scritto di non nuotare meglio non farlo se non vuoi essere travolto dalle onde e finire catapultato sulle rocce
  • noleggia una bicicletta, nonostante l’isola non sia totalmente pianeggiante sarà bello pedalare anche per raggiungere le spiagge
  • Union Estate non è soltanto il passaggio “forzato” per raggiungere Anse Source d’Argent, ma anche una piacevolissima passeggiata lungo una ex piantagione di cocco e vaniglia, dove ammirare:
    • i segni del passato coloniale di La Digue, come la maestosa casa coloniale “Plantation House”, realizzata in legno pregiato e ricoperto di foglie di palma ed il vecchio Cimitero dei primi coloni francesi
    • la “Giant Union Rock”, un monolite alto 40 m ed ampio 4.000 mq che si stima avere 700 milioni di anni
    • alcune tartarughe giganti di Aldabra (purtroppo tenute in un recinto), molto desiderose di coccole!

I miei consigli per alloggiare a La Digue

Le strutture ricettive di La Digue sono tutte sul versante occidentale, la maggior parte sono molto semplici, come piccoli alberghi e guest house, nessun Resort di lusso.

LA DIGOISE è una piccola guest house con solo 8 camere molto semplici, ma carine, colorate e pulite. La proprietaria è una simpaticissima signora sempre sorridente, che ama raccontare come la frutta che serve ai suoi clienti è quella raccolta da loro nel rigoglioso giardino tropicale in cui sono immerse le stanze. Cucina tutto lei ed è una cuoca molto brava! C’è anche una piccola piscina, ma – come per quasi tutte le guest house di La Digue – manca l’accesso diretto alla spiaggia, comunque vicina (Anse Reunion è a 400 metri).

LE REPAIRE è un piccolo boutique hotel gestito dal simpaticissimo Marco, italiano trapiantato alle Seychelles. Il gusto italiano si ritrova nelle gradevoli stanze e nel ristorante (ho mangiato benissimo!). Ci tiene a spiegarci che ha 34 persone di servizio per solo 18 stanze. Anche la posizione è molto buona, a 10 minuti a piedi dal “centro del villaggio” e affacciato direttamente sul mare.

LA DIGUE ISLAND LODGE è un 4 stelle, l’hotel più grande e storico di La Digue, nonché l’unico situato direttamente sulla bella spiaggia di Anse Reunion. Ha 69 camere dislocate in diverse aree, la sistemazione migliore è negli chalet fronte mare, realizzati in legno di Takamaka con tetto in foglie di latania. Il ristorante principale è direttamente sulla spiaggia ed è bellissimo cenare godendo di uno dei tramonti più romantici delle Seychelles. La fruibilità della spiaggia, il bel giardino tropicale, i vari ristoranti e bar, la SPA, la piscina, il centro immersioni, le attività organizzate ne fanno sicuramente un lodge molto accogliente e piacevole. Scelta “obbligata” per chi vuole una lunga e bella spiaggia vicino alla stanza.

LA DOMAINE DE L’ORANGERAIE è un 4 stelle Superior, considerato il miglior hotel di La Digue, si distingue perché molto raffinato, arredato con elementi Zen, che si fondono con la tradizione creola. Si affaccia direttamente sul mare, ma la sua spiaggia è molto ridotta, quindi non adatta a chi cerca una sistemazione per fare passeggiate sulla riva o ama le grandi spiagge. I due ristoranti ed i bar sono su belle terrazze vista mare, da cui godere di bellissimi tramonti. La SPA è scavata tra rocce di granito ed è la migliore dell’isola, le 63 ville sono immerse in un bel giardino tropicale o su un leggero pendio confinante con la foresta pluviale.

 

Silhouette Island, lusso a piedi scalzi

Non avevo visitato quest’isola durante il mio viaggio di nozze, negli anni successivi ne avevo sentito parlare ed ho avuto modo di approfondirla durante il corso di specializzazione sulle Seychelles. Le descrizioni dei miei trainer erano esaltanti, mi parlavano di Silhouette come di un paradiso in cui avrei lasciato il cuore. Quindi le mie aspettative erano altissime.

E Silhouette le ha superate.

Ho avuto il privilegio di arrivare in quest’isola a fianco di un gentile capitano al timone di un bello yacht privato (i nostri corrispondenti seychellesi ci hanno davvero viziato!) e vedere mano a mano avvicinarsi l’isola come una verdissima piramide mi ha dato un’emozione incredibile!

Approdare al piccolo porticciolo è stato uno shock visivonon sapevo cosa guardare, se il verde smeraldo delle montagne ricoperte da vegetazione tropicale, il bianco accecante della spiaggia o il turchese intenso del mare! Poi la mia attenzione è stata catturata da tante mani che ci salutavano per darci il benvenuto…l’Hilton Labriz ha iniziato così a coccolarci!

Silhouette mi si è mostrata in tutta la sua potenza di isola remota, vibrante di una meravigliosa natura incontaminata ed unica biodiversità. E’ un Parco Nazionale protetto e si vede, nonostante sia abbastanza vicina a Mahè (solo 45 minuti di barca o 15 minuti di elicottero).

 

Silhouette è adatta a chi:

  • cerca un rifugio per rigenerare corpo, mente e spirito
  • vuole scoprire un’isola incontaminata senza allontanarsi troppo da Mahè
  • ama esplorare un habitat e degli ecosistemi unici
  • cerca un ottimo compromesso tra la natura selvaggia e le comodità di ottime strutture
  • vuole il “lusso a piedi scalzi”

Le migliori spiagge di Silhouette

LA PASSE – è la maggiore spiaggia di Silhouette, che si estende a vista d’occhio per 2 km, su cui si affaccia l’Hilton Labriz. E’ ideale per nuotare e fare snorkeling, grazie alla protezione della barriera corallina, che si estende per tutta la lunghezza della spiaggia, a meno di un centinaio di metri dalla riva. Durante la nostra estate il mare è un po’ più mosso, ma comunque balneabile. E’ una spiaggia spettacolare, quasi deserta, orlata da palme da cocco e bellissimi alberi di takamaka, animata da simpatici granchi bianchi che corrono a nascondersi nelle loro tane scavate nella sabbia morbida. Quando c’è la bassa marea è bellissimo passeggiare nelle piccole piscine naturali che si formano.

Anse Mondon, Anse Lascar, Anse Patate e Grand Barbe sono le altre spiagge di Silhouette, tutte magnificamente selvagge, raggiungibili però solo con il trekking!

 

Alcune “dritte” su Silhouette

Ti consiglio con tutto il cuore di esplorare tutti i suoi 20 kmq, non solo le stupende spiagge, ma anche il suo interno, con la biodiversità più ricca di tutto l’Oceano Indiano. Fare trekking lungo i suoi sentieri è un’esperienza da togliere il fiato, sembra di camminare all’interno di un museo vivente di storia naturale animato dalla foresta equatoriale, piante ed animali endemici.

Io volevo arrivare su in cima al monte per godere della vista dall’alto ma ho sbagliato percorso! Mi sono ritrovata all’interno del “Silhouette Native Plants Trail” e poi sulla spiaggia selvaggia, deserta ed incontaminata di Anse Lascar.

Perdersi in questo luogo primordiale mi ha donato emozioni forti, ancestrali, indimenticabili!

Ho anche avvistato un pipistrello, che poi ho capito essere il “Seychelles fruit bat” visitando il Centro di Conservazione delle specie di Silhouette. E’ lì che ho scoperto tante cose interessanti:

  • sull’isola c’è anche il pipistrello “dalla coda a guaina“, una specie endemica delle Seychelles in estinzione, pare ne siano rimasti pochissimi solo appunto in quest’isola ed in una parte di Mahè
  • ho visto lo scheletro di una balenottera “a pinna corta“, ritrovata sulla spiaggia di Silhouette nel 2014
  • ho approfondito tutte le specie di animali endemici dell’isola: insetti, tartarughe giganti (nel centro viene conservato un carapace), “lumache di terra delle Seychelles” (ce ne sono 69 specie!), tanti tipi di uccelli, rane e granchi

 

I miei consigli per alloggiare a Silhouette

Sull’isola sono presenti unicamente due strutture, oltre a queste, nessuna altra costruzione.

Solo una natura grandiosa.

Ed è questo a renderla speciale.

Hilton Labriz Resort & Spa 5 stelle – è stato bellissimo alloggiare in questo resort, immerso nella lussureggiante vegetazione ed affacciato sulla stupefacente spiaggia di La Passe. E’ una struttura piuttosto grande, con 110 ville, 7 ristoranti, una bella SPA incastonata tra le rocce di granito, piscina, palestra e campi da tennis, centro PADI, boutique, lounge con libreria e Tv, centro medico, baby club dai 4 a 11 anni. Insomma, tantissimi servizi ed attività. Forse un po’ troppe per chi è attratto da Silhouette come isola selvaggia ed incontaminata.

C’è però da dire che la prorompenza della natura la fa comunque da padrona, che ogni villa ha molta privacy, che se si vuole stare tranquilli ci si può godere il proprio patio privato ed utilizzare solo i ristorantini più piccoli ed appartati (il mio preferito è quello informale sulla spiaggia). Soprattutto le Beach Villa, direttamente sulla riva (vale assolutamente la pena spendere un pochino di più per queste rispetto alle Garden Villa) offrono molta tranquillità, sono vicinissime al mare, hanno un patio privato a due passi dalla riva ed un’amaca in cui rilassarsi, circondati da alberi stupendi e coccolati dal rumore delle onde.

L’Hilton Labriz è un’ottima soluzione per chi vuole godere appieno della bellezza dell’isola, senza rinunciare ai servizi e a tutte le comodità, in un lusso informale. Tra l’altro a prezzi decisamente più accessibili rispetto ad altri resort simili disseminati su altre isole delle Seychelles.

Per chi invece vuole più intimità vale la pena valutare l’altra struttura dell’isola, sicuramente più piccola.

La Belle Tortue guesthouse 4 stelle – è un’accogliente guest house di sole 13 stanze, circondata da un giardino tropicale e affacciata su una piccola spiaggia sabbiosa di sua proprietà, protetta dalla barriera corallina. La spiaggia di La Passe è comunque molto vicina. E’ adatta a chi cerca tranquillità e privacy assoluta, una vacanza esclusiva in una tipica struttura creola con atmosfera rilassata ed informale. C’è una piccola biblioteca, una veranda sul mare, una graziosa lounge che sembra un salotto familiare, un piccolo ristorantino con prodotti freschi locali. Per chi vuole, la guest house organizza varie attività: escursioni nel parco nazionale, immersioni, snorkeling, uscite di pesca. 

Una sistemazione decisamente diversa dall’Hilton Labriz, quando propongo Silhouette ai miei clienti cerco di capire bene bene cosa desiderano, per scegliere la soluzione migliore. La scelta però non può essere di natura economica, perché la guest house non costa di meno del Resort…

 

Bird Island, il santuario della natura

Non ho visitato Bird Island durante questo mio ultimo viaggio di lavoro, ma durante il mio viaggio di nozze 14 anni fa. Vorrei comunque parlartene, perché è un’esperienza unica e forte. Sicuramente non adatta a tutti, lo faccio ben presente a chi mi chiede di organizzargli un viaggio alle Seychelles.

Tra le “Inner Islands” è la più lontana (si raggiunge comunque in soli 30 minuti di aereo da Mahè), quella più a nord e l’unica (insieme a Denis Island) di origine corallina. Questo rende il suo paesaggio molto diverso da quello delle altre isole granitiche: è bassa, piatta, più simile ad un atollo maldiviano. Già l’atterraggio nella minuscola pista di erba e sabbia circondata da un mare paradisiaco è un’esperienza incredibile!

L’isola è molto piccola (meno di 1500×800, mt), si può girare tutta a piedi in poco più di un’ora ed è una Riserva naturale privata. Ha infatti una straordinaria e ricca vita marina (tartarughe, delfini, balene). Ma non solo: ancora ricordo con emozione l’incontro con Esmeralda, la più grande tartaruga di terra gigante maschio, 304 kg di peso, 1,80 mt di lunghezza solo di guscio e – si dice – oltre 230 anni di vita! Ci sono ben 22 tartarughe di terra che si aggirano libere e placide per l’isola, che è anche luogo di deposizione per le uova delle tartarughe embricate tra ottobre e febbraio. Ma soprattutto quello che abbonda sull’isola (da questo il nome) sono gli uccelli: vi si riproducono oltre 20 specie diverse, non solo residenti, ma anche migratorie. L’isola detiene infatti il record di uccelli registrati alle Seychelles, quando d’estate soffiano gli alisei di sud-est più di un milione di sterne fuligginose raggiungono l’isola per nidificare! Sembra di essere dentro un documentario, è sbalorditivo!

 

Bird Island è adatta a chi:

  • ha un buon spirito di adattamento
  • ama la natura “potente”
  • cerca esperienze alla “Robinson Crusoe”
  • vuole “toccare le stelle”
  • non ha paura degli uccelli

 

Le migliori spiagge di Bird Island

Bird Island è interamente circondata da un bellissimo tratto sabbioso lungo 5 km. Bellissima per fare passeggiate e sempre fruibile, perché – a seconda di come soffiano i venti – si può cambiare facilmente versante. Tra le 7 spiagge dell’isola ti segnalo:

Sooty Tern Point (North Point Beach) – è il punto più a nord del plateau delle Seychelles, pensa che a 5 km dalla costa il fondale scende a 1.000 metri di profondità! E’ il punto migliore per ammirare le sterne volare in cielo.

Hirondelle Beach – a nord-est dell’isola, è una spiaggia ideale per fare snorkeling. Prende il nome da un corsaro che nel 1808 naufragò sulla barriera corallina insieme ad altre 180 persone che sopravvissero su Bird Island per 22 giorni, per poi riuscire a raggiungere Mahè su una zattera di fortuna. In effetti l’isola mi ha fatto molto pensare a Tom Hanks in “Castaway“!

Passe Coco Beach – spiaggia sul versante orientale con una laguna calma e bassa protetta dalla barriera corallina; ospita diversi frammenti di corallo per cui è meglio indossare delle scarpe! A largo, appena fuori la barriera corallina ci sono talmente tanti pesci che viene chiamata “la foresta pluviale del mare

West Beach – vicino al lodge, sul versante occidentale, non è protetta dalla barriera corallina; punto ideale per tramonti mozzafiato.

Hawksbill Beach – a nord-ovest dell’isola, è la spiaggia migliore per ammirare le tartarughe imbricate che qui nidificano tra ottobre e febbraio ed i loro piccoli che nascono tra dicembre e maggio. Meraviglia!

 

Alcune “dritte” su Bird Island

  • i mesi migliori per visitare l’isola sono ottobre/novembre ed aprile/maggio quando ci sono i venti mutevoli e gli uccelli migratori sbarcano sull’isola per riposarsi prima di continuare il loro viaggio
  • se vai tra aprile ed ottobre e vuoi ammirare i nidi delle sterne fuligginose cammina lungo la spiaggia verso nord, fino ad arrivare ad una piccola radura, dove grazie ad piattaforma elevata puoi osservare i siti di nidificazione, gli uccelli che covano ed i piccoli che imparano a volare
  • invece se vai tra dicembre e marzo puoi ammirare migliaia di piccole tartarughe che corrono per la spiaggia
  • ti consiglio di partecipare ai tour guidati dai collaboratori del lodge, alla scoperta della flora e della fauna dell’isola
  • è molto bello fare snorkeling anche solo a pochi metri dalla riva, con coralli dai colori accesi e bellissimi pesci; il periodo migliore per lo snorkeling è tra ottobre ed aprile, perché il mare è più calmo, comunque anche negli altri mesi è fruibile nella parte occidentale dell’isola, protetta dai venti di sud-est
  • se hai il sonno leggero porta con te dei tappi per le orecchie: il rumore prodotto dagli uccelli è forte anche di notte!

I miei consigli per alloggiare a Bird Island

Qui c’è poco da consigliare, perché sull’isola c’è solo il Bird Island Lodge, una piccola struttura con 24 bungalows volutamente semplici ed informali con vista mare. “Qui c’è un’isola meravigliosa e – by the way – anche un lodge“, così ama dire il proprietario, che ha fortunatamente ha dato priorità all’armonia con la natura ed al suo rispetto, senza influire sull’habitat. Ci tiene – giustamente – anche a specificare che devolve il ricavato della sua gestione alla conservazione della natura di questa stupefacente isola.

Nelle camere non ci sono aria condizionata, telefono e TV.


Di notte non c’è illuminazione artificiale per:

  • non infastidire gli uccelli e le le tartarughe in periodo di gestazione
  • poter ammirare il cielo stellato

Se di tutto questo cogli soltanto la parte “scomoda” allora Bird Island non fa per te. Se invece sei pronto a fare qualche piccola rinuncia alle tue “abitudini cittadine” potrai godere di una natura sorprendente e di un cielo stellato senza eguali. Per me è stato il più bello mai visto, ancora più splendente, vibrante e impressionante di quello visto nel bel mezzo del deserto del Namib (clicca qui per leggere il mio articolo sul mio viaggio in Namibia!).

Dopo 14 anni ancora ricordo l’emozione provata quando la prima sera sono uscita dal mio bungalow e sono stata “assalita” da migliaia di stelle grandi e pulsanti. Ho allungato la mano convinta di poterle toccare, tanto sembravano vicine! Mai provato niente di simile in nessuna altra parte del mondo! Tornerei a Bird Island anche solo per quel cielo…

Amo quest’isola – e tutte le Seychelles – per il grande senso di libertà, la natura intatta che comanda su tutto, il richiamo alle origini, la bellezza primitiva e pura.

Ma soprattutto perché mi ha fatto sentire come il più fortunato dei naufraghi.